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FAMILIARI CURANTI

Assistere e curare una persona cara al domicilio è un compito impegnativo che mette
costantemente alla prova la figura del familiare curante.

Familiare curante si diventa spesso in maniera inconsapevole.
Occuparsi di una persona bisognosa di assistenza è un’esperienza arricchente.
Tuttavia, comporta un costante carico emotivo, fisico e non solo.

Conciliare l’impegno della cura con la vita privata e l’attività professionale può essere difficile.
Per questo è fondamentale chiedere un aiuto ad amici, vicini ma anche a professionisti, volontari o associazioni di riferimento.

A tal proposito, il DSS ha creato una piattaforma dedicata ai familiari curanti,
ricca di informazioni utili tra cui le principali misure di sostegno offerte sul nostro territorio:

Consulenza sociale 
Assistenza e cura a domicilio
Pasti a domicilio
Volontariato
Badanti
Opuscolo familiari curanti

Comunità di interesse familiari curanti

FAMILIARE CURANTE CHE LAVORA

Quasi due terzi dei familiari curanti sono attivi professionalmente e
per molti di loro conciliare questi due ruoli rappresenta una sfida quotidiana.

Continuare a lavorare contribuisce a mantenere l’equilibrio del familiare curante
ed è essenziale per il futuro finanziario.

Molte imprese offrono delle possibilità per meglio conciliare l’attività lavorativa con l’assistenza
e la cura della persona cara: orario di lavoro flessibile, home office,
riduzione temporanea del grado di occupazione.

Prima di ridurre l’attività lavorativa o considerare il licenziamento
è meglio discutere le possibili soluzioni con il proprio datore di lavoro.

Sulla piattaforma info-workcare.ch trovate informazioni generali, consigli pratici e indirizzi di prossimità che permettono di conciliare l’attività lucrativa con il lavoro di cura.

COSA PREVEDE LA LEGGE

A gennaio 2021 è entrata in vigore la nuova legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari.
Di seguito trovate le principali novità:

Chi può usufruirne?

Genitori, figli, fratelli e sorelle, suoceri, il coniuge, il partner registrato e il partner che convive con il lavoratore nella medesima economia domestica da almeno 5 anni ininterrottamente.

Quali sono le condizioni?

  • Sussiste un problema di salute riguardante un membro della famiglia (malattia, infortunio o invalidità).

  • Per essere ammessi al beneficio del congedo è richiesto un certificato medico(art. 36 cpv. 3 LL).

Le indennità di assistenza sono indennità di perdita di guadagno per genitori che necessitano di un congedo di lunga durata per assistere un figlio minorenne con gravi problemi di salute dovuti a malattia o infortunio.

Chi può usufruirne?

Genitori esercitanti un’attività lucrativa.

Per ogni caso di malattia o infortunio del figlio minorenne sussiste un solo diritto alle indennità giornaliere (98 giorni totali, entro un termine quadro di 18 mesi). Le indennità possono essere ripartite fra i genitori.

Quali sono le condizioni?

  • Si è verificato un cambiamento radicale dello stato di salute fisica o psichica del figlio.

  • Il decorso o l’esito di questo cambiamento è difficilmente prevedibile oppure va considerata l’eventualità di un danno permanente o crescente oppure del decesso.

  • Sussiste un bisogno particolarmente elevato di assistenza da parte dei genitori.

  • Almeno un genitore deve interrompere l’attività lucrativa per assistere il figlio.

Gli accrediti per compiti assistenziali sono un supplemento al reddito dell’attività lucrativa utilizzato per il calcolo della rendita. Questi consentono alle persone che hanno assistito familiari bisognosi di cure di ricevere una rendita più elevata. Non si tratta tuttavia di prestazioni in denaro versate direttamente agli aventi diritto.

Chi può usufruirne?

Il familiare curante che si occupa di genitori, figli, fratelli e sorelle, nonni, bisnonni, nipoti, suoceri, figliastri, nonché del coniuge o del partner con cui vive nella medesima economia domestica ininterrottamente da almeno 5 anni.

Quali sono le condizioni?

    • La persona assistita deve essere bisognosa di cure: tali sono le persone che percepiscono un Assegno per grandi invalidi (AGI).

    • La persona bisognosa di cure e il familiare curante vivono prevalentemente, cioè durante almeno 180 giorni all’anno, a una distanza che non superi i 30 chilometri o l’ora di tragitto. Nel caso di partner, il familiare curante deve vivere nella medesima economia domestica ininterrottamente da almeno 5 anni.

Per qualsiasi informazione o domanda specifica invia la tua richiesta compilando il form sottostante.